Autorizzazione allo scarico, non in pubblica fognatura, di acque reflue domestiche
Dettagli
A chi è rivolto
Ai titolari di scarichi reflui di tipo domestico non recapitanti in pubblica fognatura.
Descrizione
Tutti gli scarichi, non in pubblica fognatura, di acque reflue domestiche, devono essere autorizzati con un atto formale rilasciato dall'Amministrazione Comunale ai sensi dell’art. 124 del decreto e degli artt. 4 e 8 della legge regionale.
L’autorizzazione deve essere ottenuta prima dell'attivazione dello scarico e costituisce atto indispensabile per la presentazione delle attestazioni di abitabilità e/o agibilità, qualora dovute ai sensi della vigente normativa in materia edilizia, riferite all'insediamento da cui ha origine lo scarico medesimo.
Nel caso di scarichi derivanti da insediamenti interessati da interventi di tipo edilizio sottoposti a SCIA o CILA è possibile richiedere l'autorizzazione all'Amministrazione Comunale prima della presentazione della correlata pratica edilizia.
L'autorizzazione viene rilasciata al titolare dell'attività da cui origina lo scarico. Nel caso in cui lo scarico derivi da un immobile residenziale la titolarità dell'autorizzazione fa capo al proprietario dell'immobile o al titolare di un diritto reale o personale di godimento sullo stesso, oppure all'amministratore condominiale, oppure al presidente/legale rappresentante di un eventuale consorzio.
Come fare
La domanda di autorizzazione deve essere presentata dai soggetti aventi titolo mediante l'apposita modulistica approvata e resa disponibile dall'Amministrazione Comunale, reperibile presso il sito internet del Comune e scaricabile dalla sezione "documenti" di questa pagina.
Può essere trasmessa:
a mezzo Posta elettronica certificata (Pec): comune.bagno-a-ripoli@postacert.toscana.it (da indirizzo pec)
consegna a mano - Sportello URP - Presentazione Documenti e istanze (vedi sezione "Accedi al servizio")
Cosa serve
La domanda deve essere completa degli allegati elencati in calce al modulo.
Alla domanda devono essere allegate anche:
la ricevuta telematica di pagamento o il codice IUV generato degli oneri istruttori pari a € 53,90 tramite modalità “PagoPA”;
Imposta di bollo pari a € 16,00.
Le attestazioni di pagamento costituiscono condizione di procedibilità della domanda stessa.
Cosa si ottiene
L’atto conclusivo del procedimento conseguente all’istanza presentata.
Tempi e scadenze
90 giorni dalla presentazione dell’istanza
Quanto costa
- imposta di bollo (pari a € 16,00);
- oneri istruttori (pari a € 53,90).
Accedi al servizio
Condizioni di servizio
Per conoscere i dettagli di scadenze, requisiti e altre informazioni importanti, leggi i termini e le condizioni di servizio.