Sviluppo, lavoro ed una comunità che vuol crescere

Il Consiglio ha approvato all’unanimità la proposta di risoluzione che abbiamo presentato nella seduta di ieri.

Questo atto nasce dall’esigenza di avvicinarsi a ciò che succede, per il momento soltanto intorno a noi, nel mondo del lavoro nell’area metropolitana, dove ci sono stabilimenti che chiudono, delocalizzano e aprono procedure di licenziamento collettivo. Nasce dall’urgenza di confrontarci sugli indirizzi dello sviluppo economico e sulle tutele del diritto al lavoro e alla sua dignità.

Perché non basta essere spettatori, anche indignati, di quello che è accaduto a luglio in GKN o a dicembre a Marradi: queste due fabbriche non sono né i primi né gli ultimi esempi di chiusura di stabilimenti, non per ragioni legate a problemi di squilibrio economico-finanziario aziendale, ma per scelte organizzative delle rispettive proprietà, che semplicemente vogliono delocalizzare tutta o parte della produzione.
Oltre alla solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori, che è doverosa, nella risoluzione c’è l’intento di avviare un dibattito pubblico, nella nostra comunità, per costruire momenti che aiutino a conoscere prima di tutto il quadro reale della situazione a livello metropolitano e poi a maturare consapevolezza. Le occupazioni di aziende e i presidi permanenti dei lavoratori sono il segno tangibile della necessità di guardare con occhi nuovi al tema del lavoro ed alla politica industriale, dotandosi sicuramente di nuove regole a livello europeo, ma anche sulla spinta di input politici, che vengono dal basso, dalle comunità locali. È necessario considerare il posto di lavoro non come un tema individuale, ma come un patrimonio collettivo, patrimonio di professionalità e di valore aggiunto di un territorio: il caso della fabbrica di Marradi ne è l’emblema, perché lì si realizza una piena integrazione fra sviluppo agricolo e storico del territorio e produzione, tra filiera corta e lavoro.
Apprezziamo la disponibilità dell’Assessore Cellini ad iniziare questo percorso in Commissione consiliare, portando i dati della Camera di Commercio relativi alle realtà economiche nel nostro territorio comunale per il triennio 2019-2021, appena ci saranno, e capire assieme quali siano i settori su cui la pandemia è andata ad incidere maggiormente. Ed insieme, poi, proveremo ad organizzare altri incontri pubblici, coinvolgendo realtà politiche istituzionali, sindacali, lavoratori e saldando una cooperazione fra Amministrazioni verso il rafforzamento delle politiche sul lavoro.
Il tema dell’occupazione riguarda tutti ed il punto in cui ci troviamo è lo specchio di cosa siamo diventati, con decenni di arretramento nei diritti e nelle condizioni di lavoro e da cui ripartire per dirci quale società vogliamo diventare.

 

Sonia Redini - Consigliere comunale “Per Una Cittadinanza Attiva – Bagno a Ripoli”