Stop di 30 giorni alle norme che consentono il cambio d'uso a residenza Si preparano gli strumenti per il recupero del patrimonio edilizio esistente

Sospesa per 30 giorni dal 12 aprile l'efficacia delle norme che consentono il cambio d'uso da altri usi a residenza sia in territorio rurale che in àmbito urbano.

Sospesa per 30 giorni dal 12 aprile l'efficacia delle norme che consentono il cambio d'uso da altri usi a residenza sia in territorio rurale che in àmbito urbano. Lo ha deliberato giovedì 11 aprile il Consiglio Comunale di Bagno a Ripoli con i voti favorevoli del Pd (11), i voti negativi del PdL (3) e le astensioni di Cittadinanza Attiva per Bagno a Ripoli e dell'Indipendente Passigli. L'IdV non ha partecipato alla votazione.


In particolare, è sospesa l'efficacia delle previsioni del Regolamento Urbanistico di cui all'art. 32 punto 3.1.2 e punto 4.2; in àmbito urbano la sospensione ha ad oggetto l'art. 36, limitatamente al cambio d'uso da altri usi a residenza.

In questi trenta giorni sarà predisposto uno strumento di calcolo in grado di conteggiare la Superficie Utile Lorda (Sul) ottenuta da quella tipologia di interventi. Attraverso tale strumento, sarà effettuato il monitoraggio degli interventi sin qui realizzati a far data dall'entrata in vigore del Piano Strutturale. Al termine della sospensione, ripresa l'efficacia delle norme di Regolamento Urbanistico, sarà possibile, al momento della predisposizione delle pratiche edilizie, prelevare ed annotare la Sul necessaria per gli interventi, che sarà coerentemente decurtata dalla quantità massima prevista per ogni singola Unità Territoriale Organica Elementare (Utoe) dal Piano Strutturale. Raggiunta la soglia prevista per ogni Utoe non sarà più possibile presentare domande per il prelievo della Sul per cambio d'uso da altri usi a residenza.

Inoltre, sempre dal 12 aprile, viene sospesa per sette mesi l'efficacia delle medesime norme per l'Utoe di Bagno a Ripoli – territorio rurale, al fine di consentire per tale Utoe così come per tutte le altre la predisposizione di una variante al Piano Strutturale ed eventualmente al Regolamento Urbanistico, con la quale ridefinire la distribuzione della capacità edificatoria totale del Piano Strutturale.

“I dati essenziali che emergono da questa delibera consiliare – hanno dichiarato il Sindaco Luciano Bartolini e l'Assessore alle Politiche di Governo del Territorio Claudio Tonarelli – sono che, al termine del periodo di sospensione, avremo un criterio e un 'contatore' di superficie utile validi per recuperare il patrimonio edilizio esistente. Un'operazione necessaria per verificare quanto, di tale patrimonio edilizio, si possa effettivamente recuperare: nel piano Strutturale c'è un limite massimo, ma la legge regionale sull'urbanistica non chiariva cosa si intende per recupero e come misurarlo. Oggi ci stiamo dotando di uno strumento che ci consentirà di tenere sotto controllo la situazione (il 'contatore'), dopo di che, con una modifica al Piano Strutturale, specificheremo che cosa si intende per recupero del patrimonio edilizio esistente, quali sono le condizioni che permettono di dire che un'operazione edilizia è recupero e non cambio di destinazione d'uso e soprattutto, visto che si va verso un recupero senza consumo di nuovo suolo, intendiamo ridistribuire le quantità di edificabile previste dal Piano Strutturale, spostando parte delle superfici utili dalle nuove costruzioni agli interventi di recupero dell'esistente. Un'operazione politicamente virtuosa che va nel senso della riduzione del consumo di suolo, favorendo gli interventi di ristrutturazione nelle nostre frazioni e in àmbito agricolo”.

 

Bagno a Ripoli, 13 aprile 2013