Ripristinati i muretti di sponda sull'Ema e sul Grassina - Approvato il progetto per i borri Argille e Fornacello

Due interventi per ridurre il rischio idraulico a Grassina: uno si è appena concluso, l'altro è stato approvato e finanziato dall'Amministrazione Comunale.

Due interventi per ridurre il rischio idraulico a Grassina: uno si è appena concluso, l'altro è stato approvato e finanziato dall'Amministrazione Comunale.

Il Consorzio di Bonifica n. 3 - Medio Valdarno ha appena terminato a Grassina due interventi di ripristino e restauro di varie opere murarie (spallette di ponti, muri di sponda e traverse fluviali), uno sull'Ema, in corrispondenza del ponte su via del Ponte Nuovo, e l'altro sul Grassina, nel tratto adiacente a via Pian di Grassina, in corrispondenza dell’incrocio con via Montauto.

La Giunta Municipale ha approvato, sempre su Grassina, un progetto per la rimozione del tombamento per il Borro delle Argille (tratto giardino 4 Agosto), che consentirà di evitare la fuoriuscita di acqua nel giardino e nell'area urbana sottostante. Nel caso di eventi di portata maggiore la creazione di un deviatore renderà più semplice il convogliamento in alveo delle acque in esondazione a protezione delle sottostanti abitazioni. Per il Borro del Fornacello, si prevede l'installazione sul fondo dell'alveo, prima del tratto intubato, di alcuni pettini per ridurre il trasporto di detriti a valle e interventi su sponde pericolanti. L'investimento è di 100.000 euro, 80% a carico del Consorzio di Bonifica, 20% del Comune.

“Interveniamo nel centro abitato di Grassina – ha dichiarato il Sindaco Francesco Casini -, con due importanti lavori di riduzione del rischio idraulico in località già colpite nello scorso mese di autunno. Lo facciamo insieme al Consorzio di Bonifica. In un caso l'intervento di messa in sicurezza è già concluso, nell'altro abbiamo gettato le basi progettuali ed economiche. Adesso l'impegno che chiediamo al Consorzio è di effettuare rapidamente i lavori, imprimendo ad essi l'accelerazione necessaria affinché i cantieri possano chiudersi entro l'autunno, in modo da farci trovare pronti nella stagione più critica dal punto di vista meteorologico”.

Bagno a Ripoli, 14 agosto 2014