Lettera aperta ai cittadini - Democrazia

Cittadinanza attiva

La lettera aperta ai cittadini della consigliera Sonia Redini

Cari Concittadini,

Sono stata coinvolta in un battibecco avvenuto in Consiglio Comunale, più precisamente in una sua Commissione.    

Mi sono chiesta se replicare o lasciar perdere, ho tergiversato un po’, ma alla fine ho deciso che era meglio far chiarezza, vista l’enfasi che la maggioranza ha attribuito all’episodio, perché sentirsi dire che ho fatto un “dispetto ai cittadini” è davvero un modo subdolo e mendace di narrare l’accaduto.

So che ci sono tante preoccupazioni in questo momento, e non è affatto facile parlare di bilanci, regolamenti, ordini del giorno. Insomma, della vita ordinaria di una pubblica amministrazione. Ma va fatto, perché anche questo è tornare alla normalità.

Le regole di funzionamento di un Consiglio Comunale, e nello specifico una sua Commissione, devono valere per tutti, indipendentemente dallo schieramento e dai colori di appartenenza.
Se non lo si capisce, non è più soltanto una questione politica, ma diventa una questione di democrazia.

E’ inutile celebrare ricorrenze, stendere corone di alloro, declamare in pubblico versi democratici, quando poi nel quotidiano, nel chiuso delle stanze si pratica tutto l’opposto.

Mi dispiace, ma questa democrazia del selfie non è la mia.

Se un regolamento prescrive che un certo atto (bilancio) dev’essere accompagnato da una certa relazione (di revisione) e dev’essere presentato entro un certo momento (20 giorni prima della seduta), affinché i Consiglieri abbiano il tempo materiale di leggerlo e non di approvarlo alla “cieca o sulla fiducia”; se si decide di fare una deroga, ma poi si scopre che non erano corretti i presupposti per farlo, ebbene per me non è più questione di destra o sinistra. E’ questione di democrazia, di rispetto dell’istituzione, della funzione, delle persone.

Se, poi, chi è in difetto ha addirittura la protervia di farsi ragione a spallate, urlando, inveendo ed addirittura offendendo, allora vuol dire che c’è un vuoto preoccupante attorno a noi.

Non si può proprio tacere di fronte ad un Consiglio sempre più compresso dal Sindaco, ratificatore meccanico e disinformato delle delibere di Giunta.

Se le spese in edilizia scolastica e sociale subiranno un ritardo, la responsabilità sarà da ricercare solo in chi governa gli atti (il Sindaco e la Giunta), non in chi li deve approvare.

Durante questi anni, credo di essermi sempre comportata con senso di responsabilità, fino ad un limite preciso. Ed il rispetto delle regole è per me una linea invalicabile.

**********

Sonia Redini

Consigliere comunale “Per Una Cittadinanza Attiva – Bagno a Ripoli”