Aumenti Tari: cambiare la tariffa e la strategia sui rifiuti

Il comunicato del Gruppo consiliare “Per Una Cittadinanza Attiva – Bagno a Ripoli”


Non bastavano i rincari di gas ed energia. Il saldo della TARI, arrivato anche oltre i termini, ha riservato una bella sorpresa: a causa degli aumenti dei parametri della parte fissa della tariffa (euro/mq abitazione e numero di componenti per le utenze domestiche e euro/mq e categoria di attività per quelle non domestiche) e, pur a fronte di una diminuzione della parte variabile, si deve pagare molto di più.

Abbiamo voluto vederci più chiaro, soprattutto perché, quando, a giugno 2021, c’era stata la delibera consiliare di approvazione delle tariffe, l’assessore e la maggioranza non solo avevano detto che l’incremento tariffario sarebbe stato “sensibilmente contenuto”, ma che addirittura ci sarebbero state delle riduzioni! Invece, una famiglia di 4 persone a Firenze, senza porta a porta, paga 1,33 euro/mq, 1,76 a Fiesole, col porta a porta, ben 2,03 a Bagno a Ripoli!

Nel 2018 il servizio erogato da Alia spa è costato 4 milioni e 586 mila euro al nostro Comune; poi, durante il corso del 2019, siamo arrivati a 4 milioni e 971 mila euro. Nel 2020, con le difficoltà per la pandemia ed un nuovo metodo tariffario rifiuti, Alia ci ha presentato un conto di 5 milioni e 359 mila euro, ma abbiamo usufruito della possibilità di non pagarlo tutto e ripartirne una parte (quasi 388 mila euro) in tre anni. E così arriviamo al 2021, dove siamo chiamati a pagare 6 milioni e 983 mila euro! Anche in questo caso, viene deciso di spostare 1 milione e 430 mila euro sui prossimi 5 anni e dunque il costo scende, anche con detrazioni varie, a 5 milioni e 119 mila euro.
Questi costi discendono da un modello di gestione che è disastroso: Alia, che ha avuto la concessione ventennale per l’ambito territoriale delle province di Firenze, Prato e Pistoia, dal 2017 ha accumulato un debito di 41 milioni, di cui 12 nell’ultimo anno. Le ragioni sono molteplici, ma ciò che vogliamo far rilevare è che Bagno a Ripoli è uno dei 13 Comuni che ha avuto un incremento al di sopra del 30% rispetto alla tariffa degli anni 2019-2020. E vogliamo avvisare che ci saranno ulteriori aumenti nei prossimi anni, proprio anche per il conguaglio che ci stiamo portando dietro.

Nel denunciare questa situazione, però, abbiamo voluto cercare anche una proposta: al prossimo Consiglio del 28 febbraio presenteremo una mozione per chiedere che il nostro Comune segua l’esempio di quanto hanno recentemente fatto i Sindaci di Poggio a Caiano e Carmignano, chiedendo ad ATO Toscana Centro di avviare una sperimentazione per la tariffa puntuale: non più una TARI che si basa sulle dimensioni degli immobili, ma sul quantitativo di rifiuto prodotto.

Ormai abbiamo a regime il porta a porta dei rifiuti su tutto il territorio comunale e i cittadini ripolesi si stanno impegnando nel seguire questa tipologia di raccolta, nonostante i disservizi che si sono verificati da parte del gestore e le difficoltà di chi ha case con spazi ristretti per seguire i vari passaggi. È importante premiare i comportamenti virtuosi di chi differenzia correttamente i materiali riciclabili e riduce al minimo i rifiuti indifferenziati e non è sufficiente il solo riconoscimento della scontistica per i “gran conferitori” all’ecostazione di Campigliano.

Serve una scelta politica precisa, che esprima l’intenzione di migliorare gli standard di qualità di raccolta differenziata, che può essere avviata a riciclo e dunque valorizzata, diminuire la quantità di residuo destinato a smaltimento e infine abbassare il costo sostenuto dai cittadini. I tempi sono maturi per un cambio di passo.

Sonia Redini
Consigliere comunale “Per Una Cittadinanza Attiva – Bagno a Ripoli”