Un altro mondo è possibile (e necessario…): CONSUMO ZERO DI SUOLO

Il nostro gruppo consiliare parteciperà all’iniziativa, promossa da Legambiente, sabato 8 dicembre, alle 9.30, presso l’Acli di Grassina, intitolata: “Si può fare!! Stop al consumo di suolo”.

Dal confronto con chi, da amministratore, ha compiuto questa scelta politica, l’ex Sindaco di Lastra a Signa, dando una direzione ben precisa alle previsioni urbanistiche del proprio Comune, speriamo possa nascere la spinta, il coraggio e la lungimiranza, necessari per imboccare la stessa strada anche nel nostro.
Il disegno di legge n. 164, “Disposizioni per l’arresto del consumo di suolo, di riuso del suolo edificato e per la tutela del paesaggio”, che giace in Senato dallo scorso 27 marzo, recita testualmente all’art. 1, comma 2: “il suolo, in quanto risorsa non rinnovabile e non sostituibile, svolge un ruolo fondamentale per la sopravvivenza degli esseri viventi sull’intero Pianeta”; ed ancora, al comma 4: “le istituzioni pubbliche sono responsabili, ciascuna per le rispettive competenze, della tutela e della salvaguardia del suolo”.
Dunque, anche la normativa si avvia ad andare sempre di più in questa direzione ed urge la necessità di farlo, oggi in modo più che mai stringente, dato che stiamo toccando con mano le conseguenze dei cambiamenti climatici e del dissesto idrogeologico.
Ma Bagno a Ripoli vuol avere questo obiettivo? Finora sembra proprio di no. Anzi, nella discussione sull’adozione del Piano con i nuovi alloggi in Via Lazzeri, ci è stato risposto che non è scritto da nessuna parte che si debba smettere di consumare suolo! Infatti, a ben guardare, questa Amministrazione, nel Regolamento urbanistico del 2015, si è portata dietro alcune previsioni del Piano Strutturale del 1999, che aveva molte grandi storture: dal Piano Attuativo di Vallina, con 50 appartamenti, al Comparto della Rievocazione storica, con 650 mq di SUL, a quello di Via Lazzeri con 21 nuove case. E con quale orgoglio vengono votate queste delibere! Meno male che, almeno a Capannuccia, si è riusciti a variare la destinazione urbanistica, da residenziale a produttivo, eliminando circa 200 abitazioni!
Nutriamo, perciò, la forte preoccupazione che da questa eredità non ci si voglia scostare neppure con l’imminente revisione degli strumenti urbanistici: “contenere” il consumo di suolo – va detto chiaramente – significa semplicemente continuare a consumarlo!
Se non decidiamo ora di cambiare strada, quando?

Gruppo “Per Una Cittadinanza Attiva – Bagno a Ripoli”

Bagno a Ripoli, 6 dicembre 2018