Tramvia sì...ma non così!

Il prossimo giovedì 13 dicembre si terrà un incontro pubblico organizzato dall’amministrazione comunale di Bagno a Ripoli

Il prossimo giovedì 13 dicembre si terrà un incontro pubblico organizzato dall’amministrazione comunale di Bagno a Ripoli, con la partecipazione fra gli altri del Sindaco di Firenze Nardella e dell’Assessore al TPL del Comune di Firenze Giorgetti, per illustrare il progetto della tramvia per Bagno a Ripoli.
In pratica, il comune chiede l’intervento della cittadinanza in quella che il Sindaco Casini definisce “un’occasione di confronto vero per decidere come disegnare questo futuro insieme ai cittadini”, mentre sembra proprio che la decisione, in realtà, sia stata già presa con una delibera di Giunta, che dà mandato agli uffici di adeguare gli strumenti urbanistici comunali secondo indicazioni progettuali già definite.
Siamo quindi alle solite decisioni prese senza un vero percorso partecipativo e appiattendosi sulle decisioni del comune di Firenze, piuttosto che ascoltare effettivamente le necessità dei cittadini di Bagno a Ripoli, sui quali andranno a ricadere le conseguenze di scelte effettuate da qualcuno che non vive sul nostro territorio.
In particolare, il progetto tramvia prevede di collocare nel territorio di Bagno a Ripoli un deposito dei tram ed uno spazio per i parcheggi scambiatori (per circa 2.000 auto), cementificando una grande area di circa 6-7 ettari del Pian di Ripoli su terreni attualmente agricoli.
I parcheggi scambiatori saranno destinati ad accogliere anche le auto dei pendolari provenienti dalla Val di Sieve e dal Valdarno, nonché auto e bus turistici (temiamo) provenienti dall’autostrada.
A ciò si aggiunga che uno degli obiettivi indicati dall’amministrazione, nell’avviso pubblico per le manifestazioni di interesse in vista della revisione dei piani urbanistici, era quello di “riqualificare” le aree comprese fra il Capoluogo e il confine con il Comune di Firenze, anche per realizzare le infrastrutture necessarie per la ricezione turistica e pendolare e per l’interscambio fra mezzi privati e mezzi pubblici, “quale cerniera nodale fra la Città metropolitana, il Valdarno, la Val di Sieve, il Chianti e il paesaggio rurale circostante”.
Il rischio quindi è che il Pian di Ripoli venga completamente cementificato con i parcheggi e annesse strutture, per soddisfare esigenze estranee al nostro territorio.
Ricordiamo però che la scelta di preservare i terreni agricoli nel Pian di Ripoli, effettuata nel piano regolatore del 1964, era dettata dall’esigenza di evitare che Bagno a Ripoli si saldasse alla città di Firenze diventandone la periferia.
Questa scelta, che ha fatto sì che a Bagno a Ripoli la campagna arrivasse a confinare direttamente con la città senza l’intermezzo di squallide costruzioni, deve ancora oggi essere difesa con forza.
Non vogliamo certo che il territorio di Bagno a Ripoli venga mangiato dall’asfalto e dal cemento come è successo alla periferia nord di Firenze; il nostro comune è rinomato per la sua caratteristica rurale e agricola tipica della Toscana, in un momento in cui l’agricoltura può avere un ruolo rivitalizzante per il territorio facendo da argine al consumo di suolo ed al dissesto idrogeologico.
E allora diciamo sì alla tramvia, ma non così come la vogliono progettare.
Non ha senso infatti far arrivare tutte le auto provenienti da Valdarno e Val di Sieve verso la tramvia che parte da Bagno a Ripoli, con il rischio che i pendolari a quel punto preferiscano proseguire con l’auto verso Firenze ritenendo inutile cambiare mezzo per la poca strada rimasta; per quei pendolari è molto più utile un trasporto su rotaia metropolitano, sfruttando le linee ferroviarie già esistenti del Mugello e del Valdarno.
Non ha senso cementificare il Pian di Ripoli con parcheggi scambiatori, quando è possibile potenziare il parcheggio scambiatore già esistente in viale Europa, accanto al quale può essere collocato il deposito dei tram; del resto, se il traffico pendolare venisse fermato a Pontassieve o nel Valdarno grazie alla ferrovia metropolitana, sarebbero necessari meno posti auto.
Il nostro Sindaco, invece di accettare un sacrificio così grande per il nostro territorio, pensi a collegare efficacemente con il tram le altre frazioni di Bagno a Ripoli.
Per queste ragioni, abbiamo lanciato la campagna “tramvia sì...ma non così” con proposte concrete, tese a far sì che il tram sia un mezzo utile ed ecologico ed abbiamo per questo promosso una raccolta di firme.
Esporremo poi le nostre proposte all’incontro del prossimo 13 dicembre per fare in modo che ai cittadini sia data veramente la possibilità di partecipare ad una decisione così importante per il futuro del nostro territorio.

Gruppo “Per Una Cittadinanza Attiva – Bagno a Ripoli”

Bagno a Ripoli, 11 dicembre 2018