Progetto Vai: l’azione lavoro ha ripreso a pieno ritmo

Dopo le ferie estive ha ripreso a pieno ritmo il progetto Vai (Vita autonoma indipendente) per quanto concerne l’area di formazione al lavoro (training orientativo-formativo).

Dopo le ferie estive ha ripreso a pieno ritmo il progetto Vai (Vita autonoma indipendente) per quanto concerne l’area di formazione al lavoro (training orientativo-formativo). Ad oggi hanno ripreso l’attività, intrapresa dall’inizio dell’anno, 31 utenti. Nello specifico sono ripresi i 22 percorsi di tirocinio propedeutico, 1 tirocinio finalizzato all’assunzione, 1 stage scuola lavoro, 3 percorsi di tipo osservativo per la valutazione di idoneità al progetto e 4 sono nuove segnalazioni in attesa delle prime procedure.


Il percorso formativo viene attivato in favore di giovani in età compresa tra i 16 e i 35 anni, in possesso dell’invalidità civile superiore al 45% e dell’attestazione di handicap ai sensi della legge 104. Esso si realizza mediante esperienze in varie situazioni lavorative monitorate da operatori qualificati ed ha la finalità di accompagnare la persona in un processo di piena integrazione.

Ciò avviene non solo attraverso l’acquisizione di specifiche competenze professionali ma, soprattutto, attraverso la costruzione di una “identità di lavoratore” capace di interagire con l’ecosistema produttivo. Tale percorso si articola in più fasi anche se non è detto che ciascun tirocinante le sperimenti tutte.
 

Ad oggi la Società della Salute (SdS) Firenze Sud Est, che ha creduto ed investito in questo progetto, si dice soddisfatta dei risultati ottenuti: estremamente positiva è la valutazione del progetto per quanto riguarda il percorso di crescita e maturazione effettuato da ciascun tirocinante. Meno positivo risulta, invece, il trend che riguarda le assunzioni. Questo è dovuto, chiaramente, non tanto alle problematiche soggettive quanto alle difficoltà dovute al grave momento di recessione presente nel mondo produttivo. Numerosi sarebbero, infatti, i ragazzi pronti per accedere a pieno titolo nel mondo del lavoro ma estremamente limitate sono le risorse.
 

“Occorre comunque sottolineare – afferma il Presidente della SdS Sud Est, Luciano Bartolini - che malgrado la diffusa crisi molte sono ancora le aziende disponibili ad offrire la propria collaborazione per i percorsi formativi. Questo grosso coinvolgimento sul piano umano e sociale è chiaramente emerso durante il convegno 'Progetto Vai - la formazione al Lavoro in una Comunità inclusiva', tenutosi a Rignano nel mese di aprile. Un attento lavoro di sensibilizzazione svolto in maniera estremamente capillare dalle educatrici durante la fase della 'ricerca aziende' – conclude Bartolini - ha, infatti, permesso il coinvolgimento di molte realtà produttive in settori anche estremamente diversificati. Ciò, oltre a rendere i percorsi realmente rispondenti ai bisogni formativi di ciascuna persona ha, senz’altro, dato un impulso positivo rispetto al cambiamento culturale nei confronti della disabilità”.

Bagno a Ripoli, 24 settembre 2013