Prevenzione della disabilità negli anziani ad alto rischio funzionale

I risultati della ricerca sugli anziani fragili svoltasi nella zona Fiorentina Sud Est e nella Valdichiana Senese saranno oggetto di un convegno al Ministero della Salute a Roma il 1° marzo.

“La prevenzione della disabilità negli anziani ad alto rischio funzionale: definizione e sperimentazione di strumenti ed interventi” è il tema del convegno finale di un percorso di studio, svoltosi nella popolazione anziana in due Società della Salute della Toscana dal 2009 ad oggi, nello specifico nella zona Fiorentina Sud Est e nella Valdichiana Senese, che si propone di offrire un contributo conoscitivo sulle problematiche dell’anziano fragile e operativo sulle modalità per garantire un’assistenza di qualità.


Il convegno, che si svolgerà domani 1 marzo al Ministero della Salute a Roma, sarà l’occasione per un confronto sulle definizione di fragilità, sulla base della ricerca studio effettuata, che ha avuto l’obiettivo di attivare interventi proattivi di prevenzione secondaria della disabilità, in grado di contribuire ad integrare gli interventi di prevenzione orientati al miglioramento degli stili di vita.
 

Dalla ricerca è emersa quale prima ed appropriata definizione di fragilità quella riferita ad anziani fragili, quali persone ancora autosufficienti con alcuni segnali di pericolo che li pongono però a rischio di scivolare nella non autosufficienza, e quindi possono essere considerati il target principale della prevenzione.

“Questa ricerca studio costituisce un’importante banca dati - dichiara la responsabile scientifico del progetto per la zona Fiorentina Sud Est, dottoressa Anna Salvioni - e sarà un prezioso strumento per la medicina d’iniziativa nell’ambito della prevenzione della disabilità. L’aumento della speranza di vita porta con sé l’aumento degli anziani non autosufficienti ed è quindi necessario ridurre il più possibile il periodo di dipendenza tramite interventi di prevenzione delle disabilità, che porteranno ad una riduzione dell’ospedalizzazione ed a un ritardo dell’istituzionalizzazione con un notevole risparmio di risorse per il futuro.”
 

“La nostra SdS ha creduto ed investito in questo progetto” Dichiara il Presidente della SdS Sud Est, Luciano Bartolini, che continua dicendo: “Un progetto di conoscenza della popolazione anziana e di prevenzione della disabilità. Solo con interventi di prevenzione potremo favorire uno stato di benessere per il cittadino più lungo possibile, per la sua famiglia e per la comunità nel suo complesso. Il progetto è anche un modo per far fronte ad una fase critica come l'attuale dando salute: vale a dire, con minori risorse rispondere ad un numero maggiore di anziani, qualificando in tal modo la spesa sociale”.

 

Bagno a Ripoli, 28 febbraio 2013