Piano Energetico Comunale – Firmato il 25 maggio 2011 il protocollo d'intesa fra Comune di Bagno a Ripoli, Fondazione Clima e Sostenibilità, Centro Bioclimatologia dell'Università e Agenzia Fiorentina per l'Energia

Il Comune di Bagno a Ripoli informa che, il 25 maggio 2011, ore 12, nel Palazzo Comunale, è stato firmato il Protocollo d'intesa tra Comune di Bagno a Ripoli, Fondazione per il Clima e la Sostenibilità Firenze, Centro Interdipartimentale di Bioclimatologia

Il Comune di Bagno a Ripoli informa che, il 25 maggio 2011, ore 12, nel Palazzo Comunale, è stato firmato il Protocollo d'intesa tra Comune di Bagno a Ripoli, Fondazione per il Clima e la Sostenibilità Firenze, Centro Interdipartimentale di Bioclimatologia Università di Firenze e Agenzia Fiorentina per l'energia per la redazione del Piano Energetico del Comune di Bagno a Ripoli.

Presenti alla firma il Sindaco Luciano Bartolini, l'Assessore all'Ambiente Francesco Casini, il Presidente della Fondazione per il Clima e la Sostenibilità Giampiero Maracchi, il Direttore del Centro Interdipartimentale di Bioclimatologia dell'Università di Firenze Simone Orlandini e il Presidente dell'Agenzia Fiorentina per l'energia Sergio Gatteschi.
 

Il Protocollo d’intesa ha lo scopo di avviare tra le parti una pluralità di collaborazioni e realizzare le seguenti azioni: pervenire all'adozione del Piano Energetico Ambientale Comunale di Bagno a Ripoli; è prevista la predisposizione di un quadro conoscitivo complessivo delle potenzialità del territorio e del patrimonio comunale in termini di efficienza, risparmio energetico e produzione energetica da fonti rinnovabili; l’aumento del livello di conoscenza su consumi energetici, emissioni climalteranti e produzione energetica da fonti rinnovabili (in tale àmbito è prevista una fase di analisi e di progettazione finalizzata a supportare adeguatamente l'avvio di un bando pubblico attraverso il quale selezionare le modalità e il soggetto economico che conduca alla realizzazione di impianti fotovoltaici sulle coperture e altre superfici idonee del patrimonio comunale); mettere a punto un piano che favorisca ed agevoli l’installazione anche da parte dei privati di impianti di energie rinnovabili; agevolare i progetti tesi ad utilizzare nel modo migliore le risorse naturali del territorio; favorire l’integrazione delle attività agricole con quelle delle aziende artigiane e delle Pmi al fine di generare occupazione ed avviare forme nuove di economia sostenibile del territorio; preparare dei protocolli relativi al ciclo virtuoso dei rifiuti, volti a diminuirne la quantità da smaltire ed incrementare i livelli di differenziata e di recupero.
 

“Dotarsi di un Piano Energetico Comunale non è un obbligo per il nostro Comune - hanno dichiarato il Sindaco Luciano Bartolini e l’Assessore Francesco Casini –, poiché la legge n. 10/1991 ne impone l'adozione solo ai Comuni con più di 50mila abitanti. La nostra è dunque una scelta politica volontaria molto precisa. Questo protocollo di intesa rappresenta infatti una straordinaria opportunità per Bagno a Ripoli, coerente e tutta tesa a sviluppare i nostri programmi in materia di ambiente. La possibilità di collaborare con istituzioni ed esperti di altissima qualità e riconosciuta competenza internazionale è per noi un onore, un piacere ed un momento di crescita. Tra i punti principali del protocollo vorremmo sottolineare la predisposizione del Piano energetico comunale quale strumento conoscitivo ed operativo indispensabile per favorire l’avvio di investimenti strategici in impianti di produzione di energia dalle fonti rinnovabili, di risparmio energetico sul nostro patrimonio, di sensibilizzazione della nostra comunità sull’uso razionale dell’energia e la riduzione di emissioni di Co2”.
 

“Il passo di oggi è un passo importante – ha commentato il Presidente Sergio Gatteschi -: tutti i Comuni dell'area fiorentina dovrebbero seguire l'accordo chiuso oggi da Bagno a Ripoli. Qui si comincia a tradurre in una pianificazione responsabile l'impegno per ridurre emissioni e consumi e aumentare le energie rinnovabili, rendendo il tutto quantificabile e tangibile: il protocollo è un modo di mostrare ai cittadini che l'impegno è stato preso sul serio. Si esce dalle parole e si entra nei numeri che saranno la base dei fatti: modificare quanto ora stiamo facendo in meglio per l'ambiente e per la gestione delle strutture pubbliche”.
 

“Noi riteniamo che i territori in cui ancora esiste una possibilità di sviluppo rurale – ha aggiunto il climatologo Giampiero Maracchi - e dove anche l'assetto urbanistico è abbastanza distribuito rappresentino il futuro perché, dal punto di vista delle energie rinnovabili, sono proprio queste le aree in cui è possibile, per gli agricoltori come pure per i singoli cittadini, utilizzare tutta una serie di residui (penso a un esempio tipico di Bagno a Ripoli, dove c'è ricchezza di scarti delle potature dell'ulivo e della vite, in virtù della vastità del territorio). Ove si organizzi una filiera, questa potrebbe essere oggetto di occupazione per i giovani e di risparmio energetico”.