Passano anche dal Bigallo le antiche vie di san Francesco

Il Comune di Bagno a Ripoli aderisce al progetto della Regione per la riscoperta e la valorizzazione dei percorsi di interesse storico, culturale e religioso presenti in Toscana legati alla figura del frate di Assisi.

Fondato agli inizi del 1200 lungo l'antica via Aretina come luogo di sosta per i pellegrini e di ricovero per i più poveri, anche l'Antico Spedale del Bigallo entra a far parte delle “Vie di Francesco in Toscana”. Il Comune di Bagno a Ripoli ha infatti aderito al progetto che la Regione, in collaborazione con l'associazione “I Cammini di Francesco in Toscana” e l'Università di Firenze, sta portando avanti per riscoprire e valorizzare i percorsi e i tracciati di interesse storico, culturale, religioso e anche naturalistico presenti sul territorio toscano legati alla figura del frate di Assisi.

Obiettivo è individuare una serie di itinerari escursionistici tematici inerenti la vita di San Francesco lungo il collegamento storico tra la basilica di Santa Croce e il santuario de La Verna, con il recupero dell'antica viabilità che nei secoli ha consentito a viandanti e pellegrini di raggiungere La Verna partendo da Firenze.

Stando alle ricostruzioni storiche effettuate dagli ideatori del progetto, due erano le direttrici che si offrivano ai fedeli che volessero intraprendere un simile viaggio: una passava attraverso Pontassieve e il Passo della Consuma; l'altra transitava da Bagno a Ripoli, Rignano e via Passo della Croce Vecchia. È in questo secondo tracciato che si inserisce per l'appunto il Bigallo, uno dei numerosi spedali per l'accoglienza dei viandanti e dei fedeli dislocati lungo il cammino che collegava Firenze con il Casentino.

“Una nuova bella occasione per conoscere il nostro territorio - dicono il sindaco Francesco Casini e l'assessora allo sviluppo economico Francesca Cellini –. Chi vorrà potrà calcare le orme degli antichi viandanti che transitavano da queste colline diretti verso La Verna, visitare il ricovero del Bigallo dove trovavano riparo e le piccole cappelle disseminate nelle campagne. Un modo per assaporare la nostra storia, vedere da vicino splendide architetture medievali e stare a contatto con una natura ancora intatta, che a pochi passi dalla città apre le porte del Chianti e del Valdarno”.

Bagno a Ripoli, 11 agosto 2018