Lunedì in consiglio l’unica voce contraria alla vendita delle case popolari di proprietà del nostro comune è stata quella del Gruppo Per Una Cittadinanza Attiva

Comunicato stampa del Gruppo "Per una Cittadinanza Attiva" del 9 luglio 2014

I motivi principali di tale decisione:

  • sono quattro gli alloggi popolari che il consiglio comunale ha deciso di mettere in vendita; due rientrano in un precedente piano di vendita, per gli altri due siamo assolutamente contrari, perché così diminuisce il nostro patrimonio pubblico e quindi anche le risposte ai cittadini che invece andrebbero aumentate;
  • non possiamo accettare il principio di vendere alloggi per reperire risorse necessarie alla gestione e copertura delle spese correnti, tra cui quelle relative alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli alloggi stessi che Casa S.p.A, il gestore di ben 11.000 alloggi della provincia di Firenze, deve affrontare. Proprio sui motivi della mancanza di liquidità dovremmo porre la nostra attenzione: non sarà che il costo per la gestione della stessa società mista pubblico/privato Casa S.p.a. riduca le risorse che dovrebbero invece essere spese per la manutenzione degli alloggi popolari? Su questo tutte le forze politiche sono chiamate ad indagare;
  • il diritto alla casa per coloro che si trovano in stato di disagio deve essere rafforzato e non certo diminuito proprio adesso che l’emergenza abitativa sta aumentando, tanto che nel nostro comune sono circa 130 le famiglie in graduatoria ERP ed altre in graduatoria Sociale in attesa di un alloggio popolare e poche di esse potranno beneficiarne;
  • i tempi con cui il consiglio comunale ha dovuto affrontare un argomento così importante sono assolutamente insufficienti per poterlo seriamente approfondire; anche la popolazione avrebbe dovuto essere coinvolta perchè quelle case sono di tutti noi e da oggi ne avremo quattro in meno. Sicuramente per qualcuno degli assegnatari potrebbe essere un’ottima occasione per compare una casa che sul mercato immobiliare molto, molto di più. Per questo dobbiamo porci un’altra domanda: come possiamo vendere a prezzi così bassi, per quanto dettati da parametri di legge, creando di fatto da una parte ingiustificati privilegi per qualche assegnatario e contestualmente riducendo il diritto alla casa per altri?

La Consigliera del Gruppo per Una Cittadinanza Attiva
Beatrice Bensi