L'Amministrazione comunale di Bagno a Ripoli ha presentato il bilancio preventivo 2015 che sarà approvato nel prossimo consiglio comunale del 25 giugno

Comunicato stampa del Gruppo "Per una Cittadinanza Attiva" del 25 giugno 2015

Da un'analisi generale, il gruppo Per una Cittadinanza Attiva rileva il carattere puramente “tecnico amministrativo” del bilancio con una completa mancanza di indirizzi politici che si distinguano per un progetto sociale definibile.

Come avviene ormai dal 2012, anche questo bilancio punta al prelievo fiscale con l'adozione delle aliquote massime consentite per tutti i tipi di tassazione tranne qualche irrilevante revisione  dell'aliquota IMU per i comodati d'uso. Non basta la riduzione della tassazione dei terreni agricoli mentre occorre la sua abolizione, visto lo stato di marginalità nel quale operano le attività agricole del territorio (vedi le sofferenze per l'olio). In ogni caso le riduzioni non scalfiscono l'impianto della massima imposizione possibile equiparando i nostri concittadini come fossero residenti di Cortina D'Ampezzo mentre da analisi comparative da noi eseguite su una famiglia "standard" abbiamo verificato che nel Comune di Firenze la tassazione sarebbe minore di qualche centinaio di euro/anno.

Tutto questo succede quando non c'è nessun buco economico da colmare e nonostante tutto i consuntivi degli anni passati hanno registrato sensibili ed avanzi di gestione. Ciò nonostante si continuano a lamentare i minori trasferimenti dallo Stato mentre i cittadini non ricevono vantaggi dall’utilizzo di questi avanzi (che costituiscono mancati investimenti) in quanto fino ad oggi sono stati utilizzati per l'estinzione dei mutui.

Appaiono per contro evidenti le simboliche ed irrisorie spese sociali, culturali e formative di carattere permanente per giovani e adulti disattendendo il ruolo etico di una comunità solidale che cerca di conseguire equità e giustizia.

Si fa riferimento al recupero del 4% della parte fissa della tassa sui rifiuti ma vogliamo precisare che è riferita a circa 200 famiglie Grassina che attuano sperimentalmente una raccolta Porta a Porta (encomiabile ma con metodi di dubbia sostenibilità).

Il bilancio non si fa invece carico delle difficoltà della crisi economica e sociale continuando a non ridurre le spese correnti, in particolare per la macchina comunale che nonostante la esternalizzazione di tutti i servizi rappresenta con i suoi circa 170 dipendenti l'impresa con il maggior numero di dipendenti presente sul nostro territorio.

Si continua invece con le assunzioni e si assegnano nuovi incarichi direttivi creando altri volani burocratici mantenendo livelli tra figure direttive e addetti di 1 a 6, cosa del tutto anomala rispetto a tutti gli altri analoghi Comuni limitrofi dove non esistono neppure dirigenti.

Neppure questo bilancio preventivo 2015 prende in considerazione un piano di ristrutturazione in previsione del pensionamento di unità lavorative per avviare la conseguente riduzione programmata della spesa e il dirottamento dei risparmi verso progetti di ampliamento o miglioramento dei servizi. Non per caso gli unici risparmi finora ottenuti (e rivendicati dall’amministrazione) sono quelli provenienti dalla naturale riduzione di organico dovuta ai pensionamenti per anzianità. Invece si pensa addirittura "all'aggiornamento del piano triennale delle assunzioni per garantire una copertura di posti rimasti vacanti".

Non si fa cenno di rivedere la gestione delle società partecipate o esternalizzazioni che hanno fallito il loro obbiettivo di razionalizzazione dei servizi determinando costi incontrollati o disfunzioni anche per servizi che potrebbero venire benissimo ripresi in carico diretto vista la presenza del rilevante numero di dipendenti.

Insomma senza una progettualità mirata alla riduzione della spesa corrente e la mancanza di progetti di investimento pur in presenza di avanzi di gestione non si può parlare di un bilancio di crescita ma solo di un conto economico nel quale da una parte entrano tante tasse e dall’altra non viene prodotto nulla per la comunità.

Gruppo una Cittadinanza Attiva di Bagno a Ripoli