Il Sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini non ha partecipato al voto dell'assemblea dei soci Ataf sulla riorganizzazione dell'azienda

Il Sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini, dopo aver partecipato il 10 gennaio 2012 all'assemblea dei soci Ataf ma non al voto sulla riorganizzazione dell'azienda, ha rilasciato una dichiarazione.

Il Sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini, dopo aver partecipato il 10 gennaio 2012 all'assemblea dei soci Ataf ma non al voto sulla riorganizzazione dell'azienda, ha rilasciato la seguente dichiarazione:


“La nostra posizione nell'assemblea dei soci di Ataf, condivisa anche dai Sindaci di Impruneta Ida Beneforti e di Vaglia Fabio Pieri, è stata quella di chiedere al Comune di Firenze di anteporre alla votazione sulla privatizzazione la sua partecipazione alla gara regionale sul trasporto pubblico, già richiesta allo stesso Comune di Firenze da tutti i Comuni nella precedente assemblea. Un elemento questo per noi preliminare alla privatizzazione, e lo diciamo da un punto di vista politico.
 

Per quanto riguarda poi la privatizzazione in sé, abbiamo espresso un giudizio negativo di merito sul metodo seguito in questo percorso, un metodo su cui non concordiamo e ha portato e porterà a lacerazioni che si sarebbero potute evitare: infatti, a nostro avviso, c'erano le condizioni per giungere a una condivisione della scelta della privatizzazione con una buona parte delle organizzazioni sindacali. Sarebbe bastato un diverso atteggiamento, che però non c'è stato.
 

Fatte queste premesse politiche, siamo d'accordo con la scelta della privatizzazione dell'Ataf, indispensabile se vogliamo mantenere in piedi l'azienda: i Comuni infatti non sono nelle condizioni di ripianare il deficit del 2011, che si preannuncia di circa 6-7 milioni di euro. Insomma, non ci sono alternative alla privatizzazione, ma al metodo adottato sì: per votare quell'atto, infatti, avremmo anche voluto il consenso del nostro Consiglio Comunale, essendo una decisione importantissima per l'intera Comunità di Bagno a Ripoli. E l'avremmo portato all'attenzione del Consiglio in pochi giorni. La scelta politica del Comune di Firenze è stata al contrario di andare avanti in ogni caso. E noi non abbiamo partecipato al voto”.