E va sempre tutto bene...

Riflessioni dopo il Consiglio del 27 settembre

Con questa Amministrazione è così: va sempre tutto bene, si tratti della mancanza di controllo sui lavori alla Variante di Grassina, di rilasciare autorizzazioni urbanistiche non trasparenti per la collina della Rievocazione storica, di emettere avvisi per centinaia di migliaia di euro di evasione fiscale e di far conto su quelli per finanziare progetti di edilizia scolastica, salvo poi aumentare i fondi in bilancio nel caso non dovessero essere incassati.
È emerso questo dal Consiglio del 27 settembre:
Sulla variante alla Chiantigiana? Chiedevamo notizie, che si apprendono solo dai blog, sui social, ma non ce ne sono state date. Si è capito, dalla risposta del Sindaco, che, se non dovesse subentrare la seconda ditta classificata, verrà chiesto alla Regione di fare la nuova gara. E si è invece lasciato intendere che il legame fra la realizzazione delle previsioni urbanistiche, nell’area ex fornace a Capannuccia, e la realizzazione della Variante probabilmente sarà eliminato: per i grassinesi, un’ulteriore garanzia che svanisce. Le rassicurazioni del Sindaco sul fatto che i mezzi pesanti di cantiere non transiteranno da Grassina, francamente, ci sono sembrate risibili. In ogni caso, eliminando il vincolo della messa in servizio della variante, ci saranno gli impatti di costruzione e futuri, legati al piano di recupero proposto per l’area da “Fendi”.
Non so come si sia mostrato ai cittadini il Sindaco nella cena di luglio a Grassina - da lui citata per dire quanto abbia informato bene sulla Variante – ma, in Consiglio, della seria preoccupazione per il futuro di quest’opera non c’era traccia! Che poi vorrebbe dire preoccupazione per il disagio quotidiano di chi abita a Grassina, cui si somma quello di coloro che arrivano dal Chianti, tutti, alla fine, incagliati nella trappola “infernale” dei lavori per la terza corsia.
E i controlli? “Ci sono stati incontri continui del Comitato di Vigilanza in Città metropolitana”, ha detto il Sindaco: e si sono attesi 16 mesi per accorgersi dei ritardi nei lavori? 
Informare i cittadini? “Basta la Consulta di Grassina”, è stata la risposta! Ma siamo una collettività o no? I lavori per la terza corsia sono un problema solo di Antella e Osteria? Organizzare degli incontri pubblici, per aggiornare sulle notizie, aprire uno sportello informativo, creare una Commissione per vigilare sui lavori (se e quando riprenderanno), no? I sottoservizi che dovevano essere rimossi? “Non ci sono interferenze”, secondo lui. Qui qualcuno dice cose non vere, ma il “vero problema” è che i cantieri sono fermi, nessuno se ne vuol assumere la responsabilità e intanto c’è un’utenza che ci fa i conti tutti i giorni!
Cosa dobbiamo sperare per dare certezza ad una infrastruttura, che alla frazione, cresciuta urbanisticamente a dismisura, serve moltissimo? 
Su quanto sia esteso e problematico il fenomeno dell’evasione fiscale? Mah, la risposta alla nostra interrogazione è stata: 615 avvisi per l’IMU e 391 per la TARI. Poi, se dobbiamo accantonare più riserve, nel passivo di bilancio perché non c’è certezza che gli avvisi verranno riscossi, che problema c’è...
Come mai non si riesce a ridurre questo fenomeno ad un minimo fisiologico?
Inoltre, come ha tenuto a precisare il Sindaco, è l’ABC del bilancio finanziare le opere pubbliche con le risorse che arrivano in corso d’opera! E va benissimo preparare un progetto di edilizia scolastica (l’ampliamento del plesso “Agnoletti”), pensando che, comunque, poi le risorse in qualche modo saranno racimolate…
Sulle previsioni urbanistiche per il terreno della collina di Mezzosso?
L’intervento è stato approvato dalla maggioranza “sulla fiducia ed a scatola chiusa”, sostenendo che sarà bello per Grassina avere l’area spettatori per la Rievocazione storica, il parcheggio di 20 posti e 3 ettari di bosco urbano, in cambio dell’edificazione delle case. Ma la stessa finalità pubblica si sarebbe potuta raggiungere con la strada dell’esproprio, come fatto a giugno scorso per il parcheggio dell’Oratorio di Santa Caterina o per il parco urbano di Grassina.
Quello che ne esce dequotato e del tutto sacrificato è, invece, l’interesse pubblico, nella sua declinazione del paesaggio, un patrimonio fondamentale per il nostro territorio: quell’area, infatti, sarebbe dovuta rimanere intatta. A maggior ragione, se riguardo agli impatti paesaggistici dell’intervento non fossero sorti “problemi”, non ci sarebbe stata alcuna necessità di richiedere un secondo incontro in Soprintendenza, cosa piuttosto rara!
Ma proprio nel parere del Soprintendente, invece, ci sono diverse cose che non tornano, in contraddizione con quanto affermato dal Comune sul numero dei piani e su una mansarda che forse c’è e poi “sparisce”…
Sarebbe stato importante avere più tempo per capire i vari aspetti di questo intervento, che attua scelte urbanistiche per il nostro territorio. Ancora una volta, invece, il Consiglio non è luogo di confronto ed approfondimento nel merito, ma serve solo a ratificare quanto già deciso dal Sindaco.
Se, dunque, deve sempre andar bene tutto così…noi non ci stiamo!
Sonia Redini
Consigliere del Gruppo “Per Una Cittadinanza Attiva – Bagno a Ripoli”

 

Bagno a Ripoli, 2 ottobre 2018