Annunci…e disannunci

Lavori alle scuole: chi li decide e per quali finalità?

Avevamo già presentato un’interrogazione sugli interventi in edilizia scolastica a gennaio 2017. In questo anno e mezzo, si sono susseguiti molti annunci del Sindaco per gli investimenti sull’edilizia scolastica, “il tesoretto” di milioni di euro per le scuole comunali (operazione resa possibile peraltro dallo “Sbloccascuole” del passato Governo), dando grande enfasi a quanto questa Amministrazione cerchi finanziamenti e faccia...L’ultimo, proprio la scorsa settimana in Consiglio, rispondendo alla nostra interrogazione: il Comune, infatti, partecipa ad un bando regionale con un progetto per 1,6 mil per l’adeguamento sismico della scuola Marconi a Grassina. Benissimo!
Ma qualcuno degli organi scolastici (Dirigente e Consiglio d’istituto) era stato informato?
Già, perché il nocciolo della questione è ancora una volta quello: chi decide su cosa e come intervenire? Che cosa viene fatto prima: cercare le possibilità di manovra finanziaria/intercettare vari finanziamenti o dialogare con le scuole e ascoltare di cosa hanno veramente bisogno?
Detto in altro modo: il fine è quello di ottenere un finanziamento per fare «un qualcosa» tanto per fare (o poter inaugurare), oppure – al contrario – il fine è quello di fare ciò che serve davvero alle scuole, di soddisfare  le «esigenze concrete».
Perché in questo secondo caso, i lavori vanno prima concertati con le scuole e, solo dopo, si ricercano i canali di finanziamento.
Facendo il contrario, come purtroppo è accaduto e sta ancora accadendo, il rischio è quello di fare delle cattedrali nel deserto. L’esempio è quello della palazzina per la segreteria alla Granacci: mai chiesta dagli organi scolastici eppure costruita ugualmente.
E un’altra cartina di tornasole sarà il tavolo di confronto su una progettualità che migliori e riveda la funzionalità dell’edificio della Redi: quanto sarà disponibile, nei fatti e non solo negli annunci, quest’Amministrazione a parteciparvi?
Tornando alla Marconi, il Sindaco ha anche annunciato che a settembre verrà iniziato un percorso di condivisione sul futuro del plesso, sugli spostamenti delle classi prime, adesso in Via Tegolaia, etc… Ma ci risulta che, fin dal 2016 si sono tenuti incontri fra gli organi scolastici e referenti e tecnici dell’Amministrazione comunale, sulla scorta dei quali è stato concordato che sarà ampliato uno spazio a piano rialzato, al fine di creare una ulteriore area refezione, liberando le aule da destinare alle prime. Allora, ci viene da chiederci: quali altri progetti ha in mente il Sindaco? Qual è il suo concetto di condivisione?
Già quello di comunicazione convince poco. Ed era lo spunto per la nostra interrogazione, con domande molto precise: qual è lo stato dell’arte dei lavori? E perché organi scolastici e genitori non vengono regolarmente informati né sugli inizi, sugli andamenti, né sulla conclusione dei lavori ai plessi?
Questa Amministrazione, infatti, bravissima ad utilizzare i social, sembra però soffrire di una carenza di comunicazione istituzionale cronica: si organizzano gli incontri con la scuola solo quando qualcuno (genitori, dirigenti scolastici) solleva la questione! È accaduto a luglio 2017 ai genitori ed al personale scolastico della Michelet, preoccupati perché i lavori non partivano e per le ripercussioni sull’inizio del nuovo anno scolastico; si era già verificato a maggio 2016, quando erano state chiuse delle aule a Croce, per alcune fessurazioni nel pavimento e cadute di intonaco; è successo a novembre 2017, quando sono iniziati i lavori alla palestra della Granacci con pochissimo preavviso e non è stata programmata una soluzione alternativa per permettere di fare educazione fisica ai ragazzi. E l’elenco potrebbe continuare.
Dalle risposte all’interrogazione abbiamo saputo che:
1. alla Michelet, cantiere da molti mesi, la fine lavori è fissata per il 7 settembre, sia per il giardino sia per gli interni (alla domanda sulle penali alla ditta esecutrice, anche per i ritardi dello scorso anno, nonché di quest’anno nella riqualificazione dell’area esterna, la risposta sostanzialmente è stata che l’importante è arrivare alla conclusione dei lavori…). E non è inserita in questo intervento la soluzione dei prefabbricati, dietro alla scuola, e neppure del parcheggio, che era già stato adeguato due anni fa – hanno puntualizzato Sindaco e assessore Minelli – e che non verrà ampliato. In merito alla scarsa illuminazione di quest’ultimo, poi, è stato installato un faretto: ma, sui dubbi di vera necessità avanzati dal Sindaco nella sua risposta (“le scuole non sono aperte la sera”), sarà bene chiarire che, per esempio, ci sono corsi pomeridiani di karate, riunioni dopo le ore di didattica e che un parcheggio illuminato serve a prescindere!
2. L’adeguamento sismico alla Redi – giustissimo, non lo mettiamo in alcun dubbio – sarà spacchettato in due estati, perché si tratta di un intervento edile invasivo, che avrebbe comportato l’interruzione dell’attività didattica e la necessità di spostare i ragazzi altrove. Ma perché si decide di farlo e non si eliminano i container o si cerca una soluzione per la carenza di spazi lamentata da tempo dalla scuola? Come mai si sono fatti spostare i ragazzi della Redi per gli orali degli esami alla Marconi, quando i lavori, di fatto, non sono iniziati il 18 giugno, come indicato nella risposta, perché gli uffici amministrativi stanno traslocando in questi giorni nei container, per problemi alle unità condensanti, e la ditta non apre il cantiere finché ci sono persone all’interno dell’edificio? Almeno, c’è stata la formale dichiarazione che verrà installato anche un videocitofono, al cancello di ingresso, che alla Redi aspettano da tempo e avevano richiesto anche gli studenti, nel Consiglio comunale aperto dell’11 maggio scorso.
3. Quest’estate verranno, poi, sistemati i tetti nei plessi di Croce e Rimaggio, visto che si erano verificate infiltrazioni d’acqua, causa dello spostamento di classi in altre aule.
4. Inoltre, alla domanda sulla situazione dei giardini della Milani (quello antistante è inagibile per buona parte dell’anno scolastico, perché allagato, con alcuni giochi inutilizzabili, l’estintore posizionato ad altezza pericolosa, i tappeti dello scivolo pericolosi nei giorni di pioggia e quello sul retro, condiviso con il nido, è in stato di assoluto degrado) hanno risposto che ci sarà un piccolo intervento.
5. Così come inizieranno sempre quest’estate, per terminare entro novembre, anche i lavori per il campo polivalente, la ripavimentazione e al cancello di accesso indipendente per i terzi, alla Granacci, per il quale è stato ottenuto anche un finanziamento dalla BCC di Pontassieve.
Insomma, si preannuncia un’estate di cantieri, per le scuole di Bagno a Ripoli…con un solo progettista?

Sonia Redini
Consigliere del Gruppo “Per Una Cittadinanza Attiva – Bagno a Ripoli”

P. S.: alla domanda, nell’interrogazione del 2017, su quando sarebbe stato realizzato l’intervento di ampliamento del plesso di Padule, Lotto I, inserito nell’elenco annuale dei Lavori Pubblici 2017, il Sindaco aveva annunciato primavera/estate 2018…Possiamo disannunciare che non è così.