8 marzo all’insegna dell’uguaglianza e dei diritti: Teresa Mattei: la Commissione Pace e Diritti per la Festa delle Donne

8 marzo in ricordo di Teresa Mattei

Nella giornata internazionale della donna, fermiamo l’attenzione verso le rivendicazioni dei diritti sociali, civili e politici, riconoscendo le battaglie svolte dalle donne contro la disuguaglianza e la violenza.

La Commissione Pace e Diritti Umani ricorda l’impegno politico e istituzionale di una donna, Teresa Mattei, “Teresita”, che a Bagno a Ripoli ha vissuto molti anni. Teresa Mattei è scomparsa nel 2013 all’età di 92 anni. Personalità forte e combattiva, si laureò in filosofia, dopo essere stata espulsa da tutte le scuole del Regno perché antifascista. Con il nome di battaglia "Partigiana Chicchi" fu staffetta nella lotta di Liberazione. Aveva 25 anni quando, grazie al diritto di voto alle donne, fu eletta alla Costituente. La “ragazza di Montecitorio” proseguì l’impegno verso i diritti delle donne e dei bambini, anche realizzando film nelle scuole. Ha promosso grandi campagne per la pace e la non violenza. Per l’8 marzo 2016 riteniamo di grande attualità l’intervento del 18 marzo 1947 all'Assemblea costituente. Nelle sue parole, il valore e il rispetto di tutte le persone unito al peso del compito istituzionale di chi le rappresenta.

Dal suo intervento: “Con il volto nuovo, fatto di democrazia, di lavoro, di progresso sociale, della nostra Repubblica, accanto alla solenne affermazione della nostra volontà di pace e di collaborazione internazionale, accanto alla riaffermata dignità della persona umana, trova posto la necessaria affermazione della completa eguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di condizioni sociali, di opinioni religiose e politiche. Questo basterebbe, onorevoli colleghi, a dare un preminente carattere antifascista a tutta la nostra Costituzione, perché proprio in queste fondamentali cose il fascismo ha tradito l'Italia, togliendo all'Italia il suo carattere di Paese del lavoro e dei lavoratori, togliendo ai lavoratori le loro libertà, conducendo una politica di guerra, una politica di odio verso gli altri Paesi. Per ciò riteniamo che il concetto informatore della lotta che abbiamo condotta per raggiungere la parità dei diritti, debba stare a base della nostra nuova Costituzione, rafforzarla, darle un orientamento sempre più sicuro. Non vi può essere oggi infatti, a nostro avviso, un solo passo sulla via della democrazia, che non voglia essere solo formale ma sostanziale, non vi può essere un solo passo sulla via del progresso civile e sociale che non possa e non debba essere compiuto dalla donna insieme all’uomo, se si voglia veramente che la conquista affermata dalla Carta costituzionale divenga stabile realtà per la vita e per il migliore avvenire d’Italia È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli d'ordine economico e sociale che limitano «di fatto» (noi vogliamo che sia aggiunto, dice Teresa Mattei) la libertà e l'eguaglianza degli individui e impediscono il completo sviluppo della persona umana”.

“In occasione dell'8 marzo 2016 – ha detto la sua Presidente - la Commissione per la Pace e per i Diritti ha pensato di fare una locandina che ricordi il lavoro politico e istituzionale di Teresa Mattei. Molti l'hanno conosciuta a Bagno a Ripoli, o almeno i più anziani hanno avuto modo di incontrare i suoi familiari e Lei stessa negli anni successivi quando spiegava le motivazioni del Suo agire. Nel primo discorso alla Costituente, dove fu eletta all'età di 25 anni, in occasione del  primo potere di elezione e di voto per le donne, propose un piccolo emendamento, che merita ancora oggi una riflessione. Un "di fatto" che dà gambe successive alle promulgazioni delle leggi sui diritti politici e civili. Pensiamo che sia di grande attualità, qualcosa a cui teniamo, la continuità storica del nostro agire politico istituzionale”.

Bagno a Ripoli, 7 marzo 2016